Petrosjan non sapeva difendersi? Forse sei in uno stato alterato di coscienza e comunque senza lo studio dei classici non ti serve a niente giocare lampo 20 ore al giorno su Internet per diventare il nuovo campione dei Parioli.

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agenzia web marketingPrima di addentrarci nelle oscure problematiche di JS cerchiamo di rispondere insieme ad agenzia web marketing a una domanda critica fondamentale per lo sviluppo dell’ umanità (e con il consumismo natalizio come la mettiamo?) ossia quali sono le migliori partite giocate da Tigran Petrosjan? All’ indirizzo http://www.chessgames.com/perl/chesscollection?cid=1014968. Certamente la partita di un giovane Kasparov bramoso di diventare in poco tempo campione del mondo http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1069975 fa una sconcertante impressione perché alla mossa 35..il re nero sotto attacco si mette a viaggiare verso il centro della scacchiera tanto é vero che da c6 poco dopo ci ritroviamo il monarca sulla casa c5 (sogno o son desto?) dove ancora molti pezzi pesanti bianchi sono in agguato. Ogni agonista ha i suoi ricordi e conserva le sue impressioni ma persino il giovane Kasparov contro questo colosso da giovane aveva serie difficoltà a scalfire le sue cementose postazioni e sempre ricorderà l’incubo generato da 35..Rc6!!. Petrosjan era famoso per i suoi sacrifici di qualità ad esempio e come stile di gioco non era un predatore che cercava subito il risultato a tutti i costi bruciando tutti i ponti alle spalle. Era uno stratega meticoloso ed oculato che ripartendo in contropiede faceva il massimo danno possibile, lasciando il tuo tabellone agonizzante con un bell’ uovo simbolico. Forse la cosa migliore da fare come preparazione mentale alla partita era partire già con una idea di sbarramento per non perdere la partita e forse rinunciando a giocare troppo attivamente o in maniera esageratamente aggressiva avevi chance di portare a casa il mezzo punto se eri un GM con i controfaraglioni. All’ indirizzo di wikipedia dedicato alla vita del campione https://it.wikipedia.org/wiki/Tigran_Vartanovi%C4%8D_Petrosjan ci ritroviamo anche una massima evangelica non coniata da Einstein ma da Botvinnik: « Se Tal’ sacrifica un pezzo prendilo e poi calcola; se lo sacrifico io calcola e poi prendilo; se lo sacrifica Petrosjan non lo prendere assolutamente ». Fatto imprescindibile é che senza cultura scacchistica non vai da nessuna parte e se anche dedichi dieci ore al giorno agli scacchi giocati lampo per diventare il nuovo campione condominiale dei Parioli, certamente dentro non hai quelle risorse e quelle frecce che potresti implementare studiando le partite di questo FORMIDABILE agonista. JavaScript è uno dei linguaggi di programmazione più popolari al mondo e viene utilizzato per aggiungere interattività alle pagine Web, elaborare i dati e creare varie applicazioni (app mobili, app desktop, giochi e altro ancora). Imparare i fondamenti di una lingua ti consentirà di creare il programma che desideri, sia sul lato client che sul lato server. Ma come si aggiunge JS in una pagina web? JavaScript sul Web vive all’interno del documento HTML. In HTML, il codice JavaScript deve essere inserito tra i tag e :



JavaScript può essere inserito nelle sezioni <body> e <head> della pagina HTML. Vediamo ad esempio come stampare il famoso ciao mondo sul browser:

<html>
<head> </head>
<body>

document.write(“Hello World!”);

</body>
</html>

Il metodo document.write () dovrebbe essere usato solo per il test. Altri meccanismi di output appariranno nelle prossime sedute di approfondimento con agenzia web marketing. Proprio come in HTML, possiamo usare i tag HTML per formattare il testo in JavaScript. Ad esempio, possiamo produrre il testo come intestazione:

<html>
<head></head>
<body>

document.write(“

Hello World!

“);

</body>
</html>

È possibile inserire qualsiasi numero di script in un documento HTML. In genere, il tag dello script è inserito nella testa del documento HTML:

<html>
<head>


</head>
<body>
</body>
</html>

Oppure lo puoi includere nel tag BODY:

<html>
<head> </head>
<body>


</body>
</html>

È una buona idea posizionare gli script nella parte inferiore dell’elemento <body>. Questo può migliorare il caricamento della pagina, perché la visualizzazione HTML non è bloccata dal caricamento degli script. Il tag può assumere due attributi, lingua e tipo, che specificano il tipo di script:

L’attributo language è deprecato e non dovrebbe essere utilizzato. Nell’esempio seguente, abbiamo creato una casella di avviso all’interno del tag script, utilizzando la funzione alert ().

<html>
<head>
<title></title>

alert(“This is an alert box!”);

</head>
<body>
</body>
</html>

The type attribute: is also no longer required, as JavaScript is the default HTML scripting language. Gli script possono anche essere inseriti in file esterni. Gli script esterni sono utili e pratici quando lo stesso codice viene utilizzato in diverse pagine Web. I file JavaScript hanno l’estensione .js. Di seguito, abbiamo creato un nuovo file di testo e lo abbiamo chiamato demo.js. Per utilizzare uno script esterno, inserisci il nome del file di script nell’attributo src (source) del tag . Ecco un esempio:





</head>
<body>
</body>
</html>

dove il file esterno include l’istruzione:

alert(“This is an alert box!”); importante segnalazione da parte di agenzia web marketing: Gli script esterni non possono contenere tag . Puoi posizionare un riferimento di script esterno in o , quale preferisci. Lo script si comporterà come se fosse localizzato esattamente dove si trova il tag . Posizionare un codice JavaScript in un file esterno presenta i seguenti vantaggi:

– Separa HTML e codice.
– Rende HTML e JavaScript più facili da leggere e mantenere.
– I file JavaScript memorizzati nella cache possono accelerare i carichi di pagina.

Non tutte le istruzioni JavaScript sono “eseguite”. Il codice dopo una doppia barra //, o tra / * e * /, viene considerato come un commento. I commenti vengono ignorati e non vengono eseguiti. I commenti a riga singola utilizzano doppie barre. Tutto ciò che scrivi tra / * e * / sarà considerato come un commento su più righe. Ecco un esempio:


/* This code
creates an
alert box */
alert(“This is an alert box!”);

I commenti sono usati per descrivere e spiegare cosa sta facendo il codice. In uno dei prossimi articoli di approfondimento con agenzia web marketing scaveremo più a fondo su JavaScript

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